Un Natale un po’ diverso

2020, un anno che non scorderemo mai.

Quest’anno l’atmosfera è stata sicuramente particolare, ma nessuno ha voluto rinunciare al clima natalizio, sempre atteso e amato da tutti.

Nonostante la diversità di questo Natale, tutti i Paesi si sono arricchiti di luci e addobbi natalizi, che hanno permesso di rendere l’atmosfera più allegra, facendoci pesare di meno questa “diversa” situazione.

Nessuno si aspettava di trascorrere le vacanze natalizie in questa maniera, dove l’Italia si è tinta di rosso, arancio e giallo, a seconda dei giorni festivi.

Ricordiamo che i festeggiamenti del Natale erano molto più sfarzosi e calorosi, l’aria del Natale era diversa. 

Le persone sorridevano, mentre quest’anno i sorrisi erano coperti da fastidiose mascherine e le uniche espressioni facciali erano mostrate dagli occhi che esprimevano felicità e paura al tempo stesso. Ci si scambiava gli auguri quando ci si incontrava, scambiandosi regali e affettuosi abbracci. Tutti avevano pacchi per nelle mani, erano sorridenti e sembrava che lo spirito del Natale si fosse impossessato di loro.

Quest’anno a differenza degli anni precedenti non è stato possibile andare a trovare i propri parenti a causa della zona rossa. Erano vietati i cenoni molto numerosi, se non con le persone più strette, limitati gli scambi di regali, tanto amati dai bambini.

E forse anche babbo Natale ha indossato il suo costume con la mascherina.

A causa delle restrizioni, inoltre, erano limitati gli spostamenti, e quindi i parenti più lontani non si potevano visitare, così come non si poteva andare a visitare le grandi città tutte addobbate.

Il tempo del Co-Vid ci ha fatto riscoprire un Natale più semplice e sobrio, ma soprattutto più profondo e più bello: vivendo in luoghi circondati dalla natura, avevamo più libertà, potevamo andare a fare passeggiate; e inoltre i grandi cambiamenti sono avvenuti dentro le mura di casa, dove di colpo le persone si sono ritrovate a convivere 24 ore su 24. Prima, durante il giorno, c’era il lavoro o la scuola a separare le persone e la sera diventava il momento in cui ci si sedeva tutti a tavola. Oggi, ci si ritrova a vivere gomito a gomito in una costante dimensione familiare ravvicinata.

Insomma, ci stiamo confrontando con nuove modalità di relazioni sociali che a volte hanno anche un effetto benefico e servono a rinsaldare i legami in un momento di oggettiva difficoltà e perdita di certezze.

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