GIORNATA ALL’INSEGNA DELLA MUSICA

Il giorno 11 febbraio 2021 noi alunni di classi III, IV, V di tutto l’Omnicomprensivo abbiamo assistito all’incontro online con il compositore Giulio Rapetti, nome d’arte Mogol.                                                              Insieme a lui c’erano altri tre personaggi: l’autore Giuseppe Anastasi, il compositore Giuseppe Barbera e la cantante Carla Quadraccia.

L’incontro è iniziato con  un video in cui tre alunni di IV liceo Scienze Applicate hanno suonato la canzone “Acqua azzurra, acqua chiara”, nel suggestivo sfondo della Rocca Ubaldinesca.

In seguito Mogol ci ha parlato della scuola da lui fondata nel 1992 nella città di Avigliano Umbro, in provincia di Terni. 

Il racconto di Mogol ha toccato molti punti importanti, tra cui il modo di fare musica e il significato che per lui questa assume: i testi delle canzoni dovevano essere credibili e trasmettere emozioni; bisogna capire cosa ci vuole dire la musica e solo dopo si inizia a scrivere il testo. Per far arrivare l’emozione, quindi, è indispensabile che musica e parole dicano la stessa cosa. Un suggerimento che ci è stato dato è quello di leggere tanto per ampliare il nostro linguaggio.

Il primo in Italia a cantare interpretando e cercando di trasmettere emozioni fu Lucio Battisti, grande amico di Mogol.

Un altro importante cantautore e paroliere italiano, Giuseppe Anastasi, è intervenuto raccontandoci che la sua passione iniziò a quindici anni quando cominciò a scrivere, ispirato dai libri che leggeva. Nel 1999, grazie alle sue capacità, riuscì a vincere una borsa di studio presso la scuola fondata da Mogol e iniziò così la sua carriera. Nel periodo in cui frequentava la scuola a Roma, faceva diversi lavori e la sera si esibiva.

Ha partecipato innumerevoli volte al festival di Sanremo con diversi artisti, ed ha avuto anche una grande soddisfazione vincendo nel 2014 il premio come migliore autore, con la canzone “Controvento”, interpretata da Arisa.

Altre canzoni che ha composto per gli artisti di Sanremo sono: “Ma l’Amore No” nel 2010, “La Notte” nel 2012 e “Guardando il cielo” nel 2016 cantate da Arisa e “Il Diario degli Errori” nel 2017, cantata da Michele Bravi.

Anastasi ci ha dato anche importanti consigli: nella musica dobbiamo usare un linguaggio adatto a ogni tipo di concetto che vogliamo trasmettere, così che quando scriviamo qualcosa di sincero, venga percepito. In aggiunta ci ha detto che la canzone è un periodo breve e “non bisogna perdersi a fare i poeti, e per questo ci sono delle armi: ci vuole una bella melodia, una rima e delle immagini”.

Un ulteriore personaggio presente a questo incontro è stato Carla Quadraccia, una nota cantante. Lei ci ha dato un importante esempio per comprendere veramente  il lavoro che c’è dietro a tutto questo: ci ha parlato, in maniera metaforica, di due campi aventi le stesse potenzialità: uno di questi viene lasciato incolto mentre l’altro inizia ad essere lavorato quotidianamente così che con il tempo diventano visibili i cambiamenti. 

Proprio la sua esperienza ci fa capire che con fatica e tanto impegno possiamo ottenere importanti risultati.

Altro artista presente a questo incontro è stato Giuseppe Barbera, anche lui docente presso l’associazione di Mogol. 

Come lui ci ha detto: “La musica non ha bisogno di parole per stare in piedi, perché quando si scrive un brano si parte proprio da essa per poi aggiungere le parole”.

Al termine dell’incontro, alunni e insegnanti hanno posto le proprie domande, una di queste è stata:

“La competizione tra i giovani è alta nel mondo della musica.  Che consigli darebbe ad un ragazzo che vuole avvicinarsi a questo mondo?”.

La risposta è stata che prima di tutto bisogna porsi una domanda, cioè “lo faccio per ottenere quel risultato o perché lo farò tutta la vita?”. Oggi si può giungere alla produzione in maniera più semplice, infatti molti seguono l’auto produzione dove si può avere una maggiore libertà, ma questa via può portare anche degli sbagli nell’elaborazione. Bisogna anche avere la coscienza che forse non si è ancora pronti e per comprenderlo è necessario confrontarsi e avere dei pareri.

Si è concluso così questo incontro che ci ha permesso di acquisire maggiore consapevolezza di ciò che è oggi il mondo della musica e di tutto quello che c’è dietro.

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